
Con la riforma numero 220 del 2013, una novità rilevante introdotta è stata quella relativa alla necessità per
l’amministratore condominiale di far
transitare tutte le spese per il conto corrente del condominio, il ché, in caso di inottemperanza, può comportare la revoca giudiziale dello stesso.
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Se, per le somme più cospicue non sembra un problema per l’amministratore pagare tramite un mezzo tracciabile è più complicato per cifre basse, ad esempio le somme di cancelleria. Per questo, è consigliabile per gli amministratori utilizzare per qualunque cifra, una
carta prepagata: si trovano carte sia per la banca che per la posta, in modo da poter tracciare ogni somma pagata e poter così garantire la
massima trasparenza.
In caso di somme in entrata, inoltre, l’amministratore è tenuto sempre a versare il danaro contante incassato sul conto corrente condominiale, per poi utilizzarlo. Solo in questa maniera, l’amministratore potrà avere la sicurezza di non essere soggetto
a revoca giudiziale, magari da parte di uno o più condomini che hanno particolari motivazioni per la revoca.