31/01/2014
La riforma: ma chi ne ha giovato veramente?
La legge di riforma in materia condominiale n. 220 entrata in vigore il 18 giugno scorso ha lasciato parecchi
punti oscuri nella materia condominiale, ed è stata oggetto di numerose critiche da parte di giuristi ed esperti del settore. Alcuni punti chiave, inoltre, nonostante il recente tentativo di dare una “
sistematina” al nuovo “
Codice del Condominio”, è sembrato insufficiente.
La norma sembra troppo severa sotto certi profili (nullità per mancata indicazione analitica del compenso dell’amministratore condominiale) e poco chiara sotto altri (come la conferma dell’amministratore: quanto dura effettivamente in carica?).
L’unico aspetto che è apparso chiaro fin da subito riguarda chi avrebbe effettivamente giovato riguardo la riforma:
le scuole di formazione. L’articolo 71 bis dd. aa. infatti, prevede
l’obbligatorietà di un corso di formazione professionale, cui si può
derogare solo nel caso di amministratori interni o per chi già abbia svolto il lavoro di amministratore per almeno un anno, nei 3 anni antecedenti la riforma. Non è stato un caso, quindi, che le scuole di formazione abbiano avuto un vero e proprio boom di iscritti. Almeno a qualcuno, insomma, questa riforma del codice del condominio sembra essere veramente piaciuta..
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