12/12/2019
Si può fumare in condominio?
Dal 2003 con la così detta legge Sirchia è vietato fumare nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, nei locali al chiuso. Successivamente una direttiva comunitaria ha ampliato il divieto alle pertinenze esterne delle strutture universitarie, ospedaliere, presidi ospedalieri e IRCCS pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di Ginecologia e Ostetricia, Neonatologia e Pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS. In più, in presenza di minori non si può fumare neanche in auto.
E cosa succede nel condominio? Logicamente è possibile fumare nella propria abitazione e anche sul balcone, a meno che, in questo ultimo caso, non si oltrepassi la soglia della tollerabilità. Nel 2005 il Ministero della Salute ha stabilito che non è possibile fumare nelle aree al chiuso comuni, come l’androne l’ascensore e il pianerottolo. Si può fumare sul terrazzo, sul lastrico solare, nel parcheggio all’aperto per motorini e macchine, a condizione di non lasciare mozziconi di sigaretta per terra.
Il responsabile della sicurezza in condominio è l’amministratore, che deve vigilare sulla restrizione di fumo, affiggendo in una posizione ben visibile il cartello di divieto. Il regolamento condominiale può autorizzare l’amministratore a erogare sanzioni pari a € 200 per chi non rispetta la norma. Altrimenti, si può intraprendere un’azione giudiziaria.
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