02/12/2019
Come scegliere l’opzione “cedolare secca” per un contratto già in essere?
Il proprietario di un immobile in affitto soggetto a tassazione irpef, può optare di passare al regime agevolato dato dalla cedolare secca per le annualità successive, presentando il modello RLI all’Agenzia delle Entrate o per via telematica entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente.
E’ necessario comunicare all’inquilino questa decisione, che comporta la rinuncia agli aumenti, inclusa la variazione ISTAT. Per i contratti che non hanno obbligo di registrazione, l’opzione va effettuata nel modello Redditi dell’anno in cui sono dichiarati i relativi redditi da locazione.
La nuova legge di Bilancio dovrebbe confermare per il 2020 il meccanismo di cedolare secca per gli affitti commerciali, quelli relativi ai negozi della categoria catastale C/1. La possibilità di applicare un’imposta sostitutiva del 21 per cento sul reddito derivante da questo tipo di locazioni, al posto del normale e solitamente più oneroso regime Irpef, era stata prevista in via sperimentale nella scorsa legge di Bilancio per i soli nuovi contratti stipulati nel 2019. E dovrebbe essere inserita la proroga della tassazione al 10 per cento per le locazioni abitative, invece del 15 a regime.
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