Con l’arrivo dell’estate si può voler mettere le tende da sole alle proprie finestre. Se si abita in un condominio, bisogna capire se è possibile compiere questa azione.

E’ necessario pertanto leggere il regolamento condominiale, che potrebbe riportare dei vincoli o degli obblighi a cui attenersi. Oltre questo bisogna considerare anche il decoro architettonico, che in base a quanto stabilito dalla sentenza n. 851/2007 della Cassazione è “l’estetica del fabbricato data dall’ insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità”.







Una volta fatte le opprtune verifiche, si devono chiedere alcuni permessi. In presenza di balconi aggettanti, per installare la tenda da sole bisogna domandare il permesso al proprietario dell’unità immobiliare cui il balcone funge da pertinenza (il condomino del piano di sopra). Se invece i balconi sono dotati di elementi architettonici di abbellimento, l’autorizzazione deve essere richiesta al condominio poiché proprietario degli elementi stessi. Se si hanno balconi incassati, l’installazione dei ganci non necessita di alcun permesso.

Ulteriori elementi da considerare sono: la distanza da rispettare e il diritto di veduta dell’appartamento del piano superiore. In questo caso, bisogna fare riferimento all’articolo 907 del Codice civile, secondo cui bisogna rispettare la distanza legale di 3 metri.

Il Tar della Toscana – con la sentenza n. 1627 dell’11 novembre 2016 – ha stabilito che non c’è bisogno di chiedere un permesso edilizio al Comune per l’installazione di tende da sole in condomino.




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