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Notizia 04/01/2014

Condominio, fondo cassa e risparmio enegetico


A sei mesi dalla sua entrata in vigore arrivano i primi ritocchi alla legge di riforma del condominio. Con il decreto Destinazione Italia, in vigore dal 24 dicembre, cambiano, infatti, alcune norme con l'obbiettivo di semplificare i lavori di ristrutturazione e sopratutto quelli volti ad assicurare il risparmio energetico. Le novità sono già operative.

Delibere più semplici per il risparmio energetico
La prima correzione alla riforma riguarda le delibere in materia di interventi finalizzati al contenimento del risparmio energetico, che ora potranno acquistare un nuovo sprint. Per dare il via a lavori quali coibentazione di tetto e pareti, sostituzione di vecchie caldaie, ma anche e soprattutto per l'installazione di contabilizzatori di calore e altre opere comunque destinate a garantire un minor consumo di energia, da ora in poi non serve più la maggioranza di 500 millesimi ma sarà sufficiente il sì di una maggioranza che rappresenti almeno un terzo dei condomini e dei millesimi. Di fatto questo tipo di interventi, dal punto di vista delle maggioranze necessarie, saranno trattati come manutenzione ordinaria, il che comporterà che sarà più semplice ottenere il via libera anche in presenza di condomini poco propensi a partecipare alle assemblee. Sarà sufficiente che siano presenti i proprietari più sensibili a questo tipo di tematiche e più interessati al risparmio, anche economico, per dare il via libre ai lavori e ottenere anche le detrazioni fiscali. Si sbloccheranno, in sostanza, anche gli interventi relativi alla semplice installazione dei contabilizzatori di calore, che in questi ultimi tempi sono stati bloccati proprio a causa della necessità di una maggioranza più elevata rispetto a quella prevista prima dell'entrata in vigore della riforma, quando era sufficiente il sì della maggioranza dei presenti in assemblea.

Meno vincoli per il fondo cassa lavori straordinari
Un altro degli interventi inseriti nel decreto riguarda una sorta di "interpretazione autentica" delle norme relative all'obbligo di costituire un fondo cassa per i lavori straordinari. Una norma che aveva di fatto bloccato molti interventi in quanto era stata interpretata come obbligo di raccogliere l'intera somma prevista dal contratto di appalto prima di avviare i lavori. Un problema non da poco per i condomini di più grandi dimensioni, con gli amministratori costretti a richiedere, tutte e subito, somme elevate, anche se il contratto prevedeva il pagamento in più tranches. Per risolvere la questione si chiarisce dunque che se i lavori devono essere eseguiti in base a un contratto che ne prevede il pagamento graduale in funzione del loro progressivo stato di avanzamento, il fondo può essere costituito in relazione ai singoli pagamenti dovuti.

Stop alle informazioni sulla sicurezza degli impianti privati
Altra novità è poi quella che riguarda i dati da comunicare all'amministratore per l'anagrafe condominiale. E' stato infatti chiarito che l'amministratore non deve più raccogliere i dati relativi alla sicurezza degli impianti di proprietà privata ma solo quelli riferiti agli impianti comuni. Non dovranno più, quindi, essere fornite comunicazioni sull'impianto elettrico, di riscaldamento autonomo e del gas di proprietà in quanto l'obbligo è stato abolito.

Maxi sanzioni solo se deliberare dall'assemblea
Infine un chiarimento in materia di applicazione della nuova sanzione da un minimo di 200 e fino ad 800 euro, prevista in caso di mancato rispetto del regolamento di condominio. Secondo le nuove norme non si tratta di una sanzione "automatica" ma spetta all'assemblea deliberare la sua applicazione con on un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.


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