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Notizia 10/03/2016

L'utilizzo di Whats App da parte dell'amministratore di condominio


Le nuove tecnologie possono essere un supporto validissimo per gli amministratori di condominio. Già ora tutti gli amministratori di condominio possono usufruire dei vari software di gestione, e in molti casi si sono rivelati veramente preziosi.

Una tecnologia che tanti amministratori sono tentati di utilizzare è quella di Whats App, sebbene molti siano dubbiosi sulla sua liceità. Andiamo a scoprire insieme perché e come utilizzare Whats App per le comunicazioni in condominio.


Whats App in condominio: ecco come
Partiamo dal presupposto che, per la legge sulla privacy, è fondamentale tutelarsi: chi vuole utilizzare questo strumento, perciò, deve far firmare un espresso consenso informato per l'utilizzo di tale software e la creazione di un gruppo condominiale. Il Garante per la Privacy in un Provvedimento del 19 maggio 2000 che può essere assimilabile a quanto di interesse, ha espressamente sancito: "per quanto riguarda la normativa sulla protezione dei dati personali, i condomini devono essere considerati contitolari di un medesimo trattamento dei dati di cui l'amministratore ha la concreta gestione. La contitolarità nel trattamento rende lecita per ciascun condomino la conoscenza dei dati personali trattati presso il condominio ai sensi degli artt. 1117 e ss. del codice civile, dati che sono raccolti ed utilizzati correntemente per le finalità riconducibili a tale disciplina".
Pertanto appare più che lecito l'utilizzo di Whats App, dietro consenso informato.

Se un condomino è moroso, si può comunicare su Whats App?
A seguito della riforma, nell'articolo 63 dispp. att. si prevede espressamente che i condomini morosi debbano essere rivelati su richiesta di chi ne abbia interesse. È stato poi sanzionato più volte dal Garante il comportamento degli amministratori di condominio che avessero pubblicato tali generalità nella bacheca condominiale perché accessibili anche ad estranei. In questo caso, pertanto, non appare una violazione della privacy comunicare in un gruppo del solo condominio interessato il nome dei morosi.


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