
24/02/2016
In giudizio su chi rivalersi: sul condomino effettivo o sul proprietario?

Quando un condomino è moroso - spesso anche per diverse rate - l'amministratore di condominio si trova di fronte al dilemma su
chi citare in giudizio per ottenere la restituzione delle somme. Infatti, accade di frequente che l'effettivo proprietario non sia colui che materialmente vive nella casa in condominio; spesso, inoltre, ci sono degli accordi tra il proprietario e l'inquilino, secondo cui le quote devono essere pagate dall'inquilino, e lo stesso amministratore di condominio, invia la rata non al proprietario ma all'inquilino.
In tali casi, allora,
come ci si comporta per ottenere il pagamento delle quote condominiali mancanti? Si deve citare in giudizio il proprietario o l'inquilino?
Sul punto, però, la Corte di Cassazione è stata molto chiara in numerose sentenze, tra cui la 5035/2002:
"in caso di azione giudiziale dell'amministratore del condominio per il recupero della quota di spese di competenza di un'unità immobiliare di proprietà esclusiva, è passivamente legittimato il vero proprietario di detta unità e non anche chi possa apparire tale".
Il proprietario che abbia un accordo con l'inquilino che riguardi le quote del condominio, però, può a sua volta
rivalersi su di esso per il rimborso delle somme pagate.
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